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È bastata una Rossana. "Visite" del Teatro dei Gordi

di Altre Velocità

Forse se ora chiedi a un bambino cosa è una Rossana non saprebbe risponderti. Cercherebbe questo nome su Google e magari troverebbe anche una risposta. Ma non aprirebbe il cassetto in sala della nonna, di nascosto, per prenderne una.
Cremosa, esageratamente dolce, la Rossana era la caramella più amata dalle nonne italiane. Se andavi a casa di nonna era una certezza. Come il sole che sorge a est, come la scoperta dell’America del 1492, come le lasagne la domenica a pranzo. Come l’emozione che provi a teatro vedendo lo spettacolo della compagnia Teatro dei Gordi Visite (andato in scena all’Arena del Sole) semplicemente perché un’attrice ne scarta una.
Questo piccolo gesto è avvenuto verso la seconda parte dello spettacolo, ma per me lo show poteva finire lì, col rumore “fischiettante” di una Rossana appena scartata. È stata musica per me; molto più evocativa di quella che ha accompagnato per quasi tutto lo spettacolo le azioni degli attori, i quali comunicavano semplicemente con la potenza del corpo. Superflue sono le parole: il corpo, nella sua essenzialità, parla anche senza dover usare il linguaggio, senza per forza emettere suoni. Come anche gli ambienti in Visite: quasi tutto lo spettacolo infatti avviene in una camera da letto di una casa. È lì che succede tutto: la felicità, la tristezza, la disperazione, il divertimento e la noia in un andirivieni di gente che entra ed esce dal palco. La casa ospita prima i baci e le carezze giovanili, poi le crisi e infine gli acciacchi di qualche anno di troppo. Pensi a quanta vita passa in una casa, quante urla, sorrisi, litigi, risate, figli, nipoti, amici. Nella casa di Visite entrano ed escono dalla scena una coppia e quattro amici che, nonostante i bivi e le cascate della vita, resistono al tempo e non si tradiscono. È lo spettacolo di un’amicizia, un’amicizia vera e profonda.
Una valanga di ricordi suscita Visite, forse perché tratta la storia di ognuno di noi, forse per la sua delicatezza, forse solamente per una Rossana.

Marta Costantini

(foto di Noemi Ardesi)

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