È stata presentata oggi a Palazzo d’Accursio la “Rete di scopo tra istituti scolastici in materia di innovazione, sperimentazione e ricerca per un’educazione attraverso il teatro”. Nata su impulso dell’associazione culturale Altre Velocità, la Rete di scopo teatrale unisce nove scuole di Bologna di vario ordine e grado (cinque scuole primarie – Avogli, Manzolini, Bombicci, XXI Aprile e Guidi –, due scuole secondarie di primo grado – l’Istituto comprensivo Guinizelli e l’Istituto comprensivo Gandino – e due di secondo grado, il Liceo Scientifico Fermi e l’Istituto superiore Crescenzi Pacinotti Sirani).
La Rete di scopo teatrale è uno strumento di coordinamento tra soggetti che si occupano di educazione delle nuove generazioni, fondato sulla convinzione dell’importanza del teatro nel contesto scolastico per rinnovare le pratiche didattiche ed educative, utilizzando il linguaggio teatrale come spazio informale di crescita all’interno delle istituzioni scolastiche, per promuovere lo sviluppo e l’esercizio dello sguardo critico e per avvicinare gli spazi culturali e teatrali della città ai più giovani favorendo l’accesso di nuovi pubblici. La rete prende corpo nella città di Bologna, che più di altre ha generato compagnie e istituzioni teatrali rilevanti dal punto di vista nazionale e internazionale, e da sempre attraversata da programmazioni molteplici nei linguaggi e nelle linee curatoriali, con esperienze di grande apertura verso i giovani e i giovanissimi.
Quello della Rete di scopo teatrale è un progetto ambizioso e articolato che il Comune di Bologna ha accolto con interesse ed entusiasmo, sostenendone le attività attraverso varie azioni e interventi portati avanti dall’amministrazione comunale nell’ambito di un sempre crescente intreccio tra politiche culturali ed educative. Operativa dall’avvio dell’anno scolastico 2022/2023 e attiva per il prossimo triennio, la rete ha tra i suoi scopi quello di valorizzare la cultura teatrale in tutte le sue sfaccettature, riconoscendo al teatro la possibilità di porre i più giovani di fronte alle grandi domande esistenziali, di essere strumento aggregante e fortemente trasformativo, capace di costruire una comunità all’interno della quale è possibile rifondare nuovi modi di stare insieme.
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L'autore
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Redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee.